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ANTONELLA CAPPUCCIO MUCCINO– un’artista nata due volte.
Incontro Antonella Cappuccio Muccino nel suo affascinante studio di pittura nel cuore di Roma, a Trastevere.
Ecco come si descrive:
” Sono nata due volte: la prima, nell’isola di Ischia. La seconda volta sono nata diciassette anni piu’ tardi, a Roma, nella casa Cecchi. Per un lungo periodo ho studiato con Maria Baroni e Dario Cecchi, entrambi costumisti designers, ed è a loro che devo la mia formazione artistica e culturale.
- Antonella, mi racconta da dove nasce la sua pittura?
La mia pittura nasce precocemente dal desiderio, mio fratello frequentava una scuola per cartellonisti ed io ammiravo profondamente le mani, uno strumento che come bacchette magiche creavano la magia. Perché l’arte è una affabulatrice e una volta sedotti non si può fare altro che seguire il suo magico flusso.
- Osservando i suoi dipinti quale secondo Lei esprime maggiormente la Sua personalità artistica?
Penso che la personalità di un artista, di qualsiasi artista si evinca dai temi che tratta ma soprattutto conta molto il COME svolge il suo pensiero.
- Come e perché nascono i Suoi quadri?
I miei quadri nascono da un bisogno di comunicare le emozioni. Nel mio particolare caso il mio presente non prescinde dal passato, dai ricordi e mi proietto nel futuro.
- Quali sono i messaggi che vuole trasmettere a chi li osserva?
I messaggi che mi preme comunicare sono ricchi di positività, le mie opere nascono all’insegna del gioco, dell’ironia ma anche del sentimento, dei ricordi, del rispetto per la storia.
- Quali sono i colori che predilige e che significato hanno secondo Lei?
I colori che amo? Tutti, essi sono come le note musicali e la loro complementarità crea assonanze e dissonanze necessarie ad esprimere l’atmosfera che si desidera cerare.
- Se mi dovesse descrivere "Antonella donna" e "Antonella artista" quali sono gli aggettivi che utilizzerebbe per descrivere le due figure?
Antonella persona: idealista è una donna del Sud.
Antonella artista: tenacemente e sinceramente innamorata dell’Arte e della Vita.
- Cosa vorrebbe ancora realizzare nella sua carriera artistica?
Cosa vorrei ancora? Dopo cinquanta anni meravigliosi di totale dedizione e innamoramento alla disciplina del sogno attraverso l'arte, chiedo che mi venga concesso tempo per sognare opere da realizzare fino al capolinea della vita!!!
- Lei è critica riguardo la sua pittura?
Essere critici verso il proprio lavoro è indispensabile per favorire l'evoluzione dello stesso, io nel mio lavoro cerco lo stupore, l'incognita, l'azzardo!
- Lei è una persona religiosa? Quanto la religione, in generale, è importante nell' Arte secondo Lei?
Sì, io sono credente e senza dubbio la mia poetica rivela un bisogno esistenziale di spiritualità.
- Che significa essere pittore oggi?
Oggi l'artista vive come dentro una tromba d'aria il proprio bisogno di esprimersi e di comunicare la propria essenza.
- Quanto è importante la Sua famiglia nella Sua carriera artistica?
La mia famiglia in quanto affetti prioritari è stata importante, un porto da cui partire verso l'avventura dell'arte e a cui ritornare e travasare nelle persone amate tutta l'esperienza esistenziale e poetica, tutto lo stupore e la conoscenza di cui mi sentivo arricchita. i miei figli sono stati per me i primi osservatori critici, i primi modelli, tanti i loro ritratti nei miei quadri.
- Lei si sente gratificata dalla Sua arte?
Si mi sento gratificata e riconoscente per quel talento che tanto mi ha resa felice.
- Qual è stato il periodo artistico che ha amato maggiormente durante la Sua carriera?
Il periodo artistico più amato da me in questi 50 anni e
è sempre quello attuale, quello dell’ incognito, quello che mi offre una prova.
- Secondo Lei quale città italiana o estera esprime al meglio l 'Arte?
A mio avviso la città che da sempre ha espresso e continuerà ad esprimere meglio l'Arte è Parigi.
- La Sua Arte colpisce l'immaginazione del pubblico che ammira le sue opere e che quindi non si sofferma solo a ciò che vede?
Il pubblico che visita le mie mostre viene colpito in primis dalle immagini che spesso comunicano sentimenti di amore, poi apprezzano il virtuosismo con cui affronto i più variegati materiali riconducendoli sempre a "pittura" anche senza uso di colori e pennelli.
In questi ultimi anni ho realizzato collage con carte cinesi di vari colori, queste carte strappate e apposte sulla tela come pennellate producono un effetto pittorico e bisogna venire molto vicino per capire che sono invece carte applicate.
- Che impressione cerca di suscitare in chi osserva i suoi dipinti? E in Lei che impressione suscitano i suoi dipinti?
Il gioco dell'Arte, quello che consente il ritrovamento di una infanzia, quel gioco che è alla base del nostro coraggio e amore per la vita, questo mi ha donato finora il mio lavoro.
- Un sogno nel cassetto non ancora realizzato?
Sogno nel cassetto? Di realtà si vive ma è con i sogni che si sopravvive...ed io ho un cassetto nel cuore che è stracolmo di sogni belli per me, per i miei amati figli e per voi tutti che mi state leggendo.
Antonella Cappuccio
https://www.antonellacappuccio.it/